Rubino
Profeta è nato a Napoli il 13 giugno del 1910 da Giuseppe e da Tisbe
Nicodemi.
Il padre
era titolare della famosa pasticceria napoletana “Profeta” situata
in via S. Teresa degli Scalzi e la madre era figlia unica del famoso
matematico napoletano Prof Rubino Nicodemi.
Ha
frequentato l’Istituto Bianchi di Napoli dove ha conseguito il diploma
ginnasiale.
Agli
inizi, ha collaborato con i fratelli Ignazio e Giacomo, alla gestione
dell’attività pasticciera paterna, ma il suo sogno e le sue
aspirazioni erano rivolte alla musica.
Si è
sposato il 7 agosto del 1932 con Amelia D’Amato. Ha avuto 4 figli, la
prima Tisbe nata nel 1933, Agnese nata nel 1936, Virginio nato nel 1937,
unico fra i figli che ha seguito la carriera paterna ed in ultimo
Giovanni nato nel 1939.
Ha
studiato prima violino, con i maestri Albanese e Tufari, poi
composizione, con i maestri Daniele Napoletano, Camillo De Nardis e
Gennaro Napoli.
Ha
acquisito vastissima conoscenza del teatro musicale, per averne seguito
intensamente la vita, fin da giovanissima età. Dal 1960 ha fatto parte
della Direzione Artistica del Teatro San Carlo, in stretto contatto con
il sovrintendente, coadiuvandolo nella scelta delle opere e degli
interpreti e diventandone successivamente nel 1973, Direttore Artistico.
E’ stato
docente di Armonia e Composizione al Conservatorio di Potenza prima e
successivamente a quello di Napoli.
E’ stato
autore di una vasta produzione musicale.
Ha scritto
per il teatro:
Lorenzino
de' Medici,
su libretto di Vittorio Viviani, eseguito per la prima volta al Teatro
S. Carlo di Napoli nel 1959.
La
guardia alla luna,
dramma in un atto su libretto di Massimo Bontempelli, 1° premio
assoluto al Concorso Gigli, Recanati 1967
Balletti:
La
nascita della Primavera, azione coreografica, Bergamo 1957.
Il
brutto anatroccolo,
fiaba balletto da Andersen, Napoli 1960.
La
ragazza del porto,
balletto.
Musica
Sinfonica:
La
Crocefissione,
lauda drammatica su testo di Iacopone da Todi per soli, coro e orchestra
eseguito al Teatro Massimo Bellini di Catania nel 1965.
Messa
da requiem
del 1940.
Messa
di Gloria
del 1948.
Concerto
per Pianoforte e Orchestra, eseguito alla RAI nel 1955, dir. Caracciolo, pianista Rondone - dir.
Basile, pianista Carlo Bruno.
Preludio
Epico,
eseguito al S. Carlo nel 1957, dir. Alberto Napoli.
Suite
per Archi; -
Musica Napoletana, 1950.
Da camera:
Sonata
per Violino e Pianoforte del 1958.
Sonata
per Violoncello e Pianoforte.
Notturno,
novelletta e rondò,
per pianoforte.
Liriche
per canto e pianoforte.
Ha curato
dal 1963 al 1985 la riesumazione di diverse opere di vari autori
commissionate dai più importanti Enti Lirici e rappresentate poi
successivamente nei più grandi Teatri.
Nel 1963
Il Roberto Devereux di Donizetti (S. Carlo di Napoli) che gli ha
procurato gli unanimi elogi della critica, vasta risonanza nel mondo
Artistico e culturale della nazione.
Nel 1965,
quella della Zelmira di Rossini (S. Carlo – Napoli)
Nel 1967
quella della Saffo di Pacini, tenendo per quest'ultima una
conferenza ufficiale nella città di Viareggio per la celebrazione del
centenario della morte dell'autore.
Nel 1968,
per tali benemerenze, ha ricevuto l'incarico dal Teatro “Regio” di
Parma di curare la revisione dello Stiffelio di Verdi, che è
andato in scena con lusinghieri commenti della stampa, per quanto
riguarda l'opera di revisione.
Nel 1969
ha curato la revisione del Belisario di Donizetti, su richiesta
del Teatro “La Fenice” di Venezia.
Sempre nel
1969 ha revisionato la Caterina Cornaro di Donizetti
rappresentata al S. Carlo di Napoli.
Nel 1970 Elisa
e Claudio di Mercadante rappresentata al S. Carlo di Napoli.
Nel 1971
ha revisionato, sempre di Donizetti, Gemma di Vergy rappresentata
al Teatro S. Carlo di Napoli.
Nel 1976
su incarico del Teatro di Catania ha revisionato La Zaira di
Bellini rappresentata poi al Teatro Massimo della stessa città.
Nel 1983
ha revisionato per il teatro di Caracas in Venezuela la Jone di
Petrella.
Nel 1985
al Teatro Carlo Felice di Genova è andata in scena l’ultima opera da
lui revisionata Il Diluvio Universale di Donizetti.
Giornalista-pubblicista,
iscritto all'Albo dal 1956. Ha collaborato per sei anni alla pagina
napoletana de Il Tempo di Roma, è stato critico musicale del Corriere
di Napoli.
Ha
collaborato a diverse riviste letterarie di carattere musicale ed ha
tenuto numerose conferenze in Italia ed all’estero. Al Conservatorio
di Napoli e di Lisbona, alla Dante Alighieri, al Circolo Artistico
Politecnico, commemorando Pietro Mascagni, Giacomo Puccini e Giuseppe
Martucci, in occasione delle ricorrenze celebrative. E’ stato,
inoltre, Segretario Regionale per la Campania per circa dieci anni, del
Sindacato dei Musicisti Italiani, presieduto da Goffredo Petrassi.
E’ morto
a Napoli, nella sua casa al Corso Vittorio Emanuele, il 3 gennaio del
1985, all’età di circa 75 anni.